1945-1950 “Tutto inizia con Ilse Aichinger”
Il caso Ilse Aichinger mi aveva dimostrato che una nuova e giovane letteratura austriaca era possibile e che almeno in un esemplare era rappresentata in modo illustre. (Hans Weigel: “Es begann mit Ilse Aichinger”, 27)
Pochi mesi dopo la fine della guerra, il 1° settembre 1945, data in cui ricorreva anche il sesto anniversario dell’inizio della guerra, viene pubblicato un testo di Ilse Aichinger, “Das vierte Tor” (il quarto cancello), sul Wiener Kurier, il quotidiano austriaco che era stato da poco fondato. Con questo testo e con altri piccoli contributi su vari quotidiani, Ilse Aichinger diventa una voce autorevole della nuova generazione. Il suo debutto tra le voci della neonascente letteratura austriaca del dopoguerra avviene nel 1946 con il pamphlet“ Aufruf zum Misstrauen”, (“Invito alla diffidenza”) che sarà pubblicato sulla famosa rivista PLAN. Nel 1947 Hans Weigel raccomanda l’autrice a Bermann Fischer, proprietario dell’omonima casa editrice, che all’epoca si trovava ancora in esilio e che accetterà subito di dare in stampa il manoscritto La speranza più grande. Il libro viene pubblicato alla fine del 1948 ad Amsterdam. Si tratta del primo romanzo in lingua tedesca che racconta della persecuzione e dello sterminio degli ebrei ad opera dei nazisti. Ma ad attirare l’attenzione dell’opinione pubblica saranno soprattutto i brevi testi pubblicati sui quotidiani come “Die Spiegelgeschichte” (Storia allo specchio), con i quali Aichinger contribuirà alla nascita di una nuova letteratura in Austria. Il suo empatico “Invito alla diffidenza” diventerà il motto dell’epoca.
L’ “invito alla diffidenza” di Ilse Aichinger viene pubblicato sul numero 7 dedicato “alla voce dei giovani” nel primo anno della rivista PLAN, edita da Otto Basil. Vienna 1946, 588.
Il titolo dell’antologia edita da Otto Breicha e Gerhard Fritsch “Aufforderung zum Misstrauen”, Letteratura, arte figurativa, musica in Austria a partire dal 1945 (Salisburgo 1967) ricorda il precedente pamphlet di Aichinger. Qui Hans Weigel scriverà la famosa frase: “Tutto ebbe inizio con Ilse Aichinger. Ricordi frammentari sulla rinascita della letteratura austriaca dopo il 1945” (25-30).
Nel 1948 partii per l’Inghilterra, cosa che fino ad oggi resta incredibile e credibile allo stesso tempo, dove erano approdate mia sorella e la sorella di mia madre dieci anni prima, viaggiatrici involontarie, ma che diventeranno per sempre, volontariamente, inglesi. (Film und Verhängnis, 74)
I familiari sopravvissuti si rincontrano per la prima volta a Londra nel dicembre del 1947: Ilse Aichinger, Berta Aichinger, Helga Singer (cognome da coniugata), Klara Kremer. (Lascito di Helga Michie)
Ilse Aichinger con sua sorella Helga e la figlia di quest’ultima, Ruth, nata durante il conflitto nel loro primo incontro dopo la guerra a Londra (Foto: Lascito di Ilse Aichinger, DLA). La foto è stata scattata da Heinz Zinram, famoso fotografo britannico, anch’egli emigrato viennese (1910-2008). Helga introduce Ilse Aichinger a vari illustri rappresentanti della comunità di immigrati viennesi a Londra, con i quali ha stretto amicizia, tra cui H.G. Adler, Elias Canetti, Robert Neumann e Hilde Spiel.
Sul suo primo “Viaggio in Inghilterra” Aichinger pubblicò un articolo su una rivista illustrata: Europäische Rundschau numero 3, annata 4, 1949, pag. 3-7. Poco prima della partenza regalò a sua sorella una foto ricordo (Lascito di Helga Michie).
Una volta a Londra, Aichinger riceve la conferma dalla casa editrice sulla decisione di pubblicare già in primavera La speranza più grande. Nel frattempo, la scrittrice conosce tramite sua sorella Erich Fried, che leggerà il manoscritto del romanzo nei minimi dettagli, rimanendone entusiasta, sebbene poi le spedirà una lunga lista con alcune sue proposte di correzione (documento nel lascito di Erich Fried, ÖNB Vienna). Dopo la pubblicazione del romanzo Fried scrive una recensione (Das goldene Tor. Zweimonatsschrift für Literatur und Kunst 4/1949, 252). Aichinger invia i suoi ringraziamenti con gli auguri di buon anno da Vienna (Cartolina nel lascito di Erich Fried, ÖNB Vienna).
Lesung und Interview mit Martin Walser
Presentazione del libro e intervista con Martin Walser “La speranza più grande”
La speranza più grande è uno dei libri fondamentali della letteratura di lingua tedesca dopo il 1945. In una puntata dell’emittente radio “Süddeutscher Rundfunk”, andata in onda il 10 marzo 1952, Ilse Aichinger legge alcuni passaggi del suo romanzo. Il moderatore è Martin Walser, che fa delle domande all’autrice sulla sua opera.