1950-1953 Raccontare di questi tempi
Foto: Lascito di Ilse Aichinger (DLA)
Se lo facciamo bene, possiamo utilizzare a nostro favore ciò che sembra rivolgersi contro di noi, possiamo iniziare a raccontare proprio partendo dalla fine verso la fine e il mondo rinascerà per noi. Allora, quando iniziamo a parlare sotto la forca, staremo parlando in realtà della vita stessa. (Raccontare di questi tempi; Der Gefesselte/L’imprigionato,10)
Grazie all’aiuto economico della casa editrice Fischer Verlag, Aichinger lascia Vienna all’inizio degli anni Cinquanta per trasferirsi a Francoforte. Inge Scholl, la sorella maggiore di Hans e Sophie Scholl, invita l’autrice – all’epoca ancora sconosciuta – a una conferenza presso la scuola elementare di Ulm, fondata dalla stessa Inge Scholl. Aichinger condivideva il loro impegno improntato ai principi cristiano-umanistici “Im Geiste der Gemordeten” (In onore degli assassinati – Inge Scholl). Dal 1951 al 1952 Ilse lavorò come segretaria di Inge Scholl, che insieme a suo marito Otl Aicher stava organizzando la costruzione della Scuola di progettazione grafica e di disegno industriale di Ulm (“Hochschule für Gestaltung Ulm”) e stava preparando contemporaneamente la stesura della prima monografia sulla “Rosa Bianca”. Per tutta la vita, un forte legame d’amicizia unirà Ilse Aichinger alla coppia Scholl-Aicher, nel cui entourage conosce Hans Werner Richter, l’iniziatore del Gruppo ’47. Dopo la prima conferenza del 1951 parteciperà puntualmente ai loro incontri e riceverà nel 1952 il premio del Gruppo per il suo “Storia allo specchio”.
Il secondo libro di Aichinger viene pubblicato nel 1952 nella collana edita da Hans Weigel “Giovani autori austriaci” con il titolo Discorso sotto la forca.
All’incontro di primavera indetto dal Gruppo ’47 a Niendorf nel maggio del 1952 parteciparono Paul Celan, Milo Dor (il primo e il secondo da sinistra) così come Ilse Aichinger (al centro) e Ingeborg Bachmann (davanti, a destra) come rappresentanti della delegazione austriaca. (Foto: H. Meyer-Pfundt, DLA Marbach) Per la sua “Storia allo specchio” Aichinger viene insignita del premio del Gruppo ’47.
Il testo “Storia allo specchio” divenne sin da subito il testo canonico di riferimento per la letteratura di lingua tedesca, sia in Austria che in Germania, come testimoniano queste antologie contemporanee, in cui venne ristampato “Storia allo specchio”: Die schönsten Erzählungen aus Österreich. Hausbuch unvergänglicher Prosa, ed. Franz Theodor Csokor, Verlag Kurt Desch: Wien 1958, 815–821, e Deutschland erzählt. Sechsundvierzig Erzählungen, ed. Benno von Wiese, Fischer Bücherei: Frankfurt am Main & Hamburg 1962, 238-245.