1988-1996 La precisione conterà sempre
Con Richard Reichensperger. Foto: Archiv Stefan Moses.
Gli imperatori asburgici si erano fregiati di vari titoli, tra cui «Re di Gerusalemme» e «Arciduchi di Auschwitz»: tra questi due poli si colloca il topos della poesia di Ilse Aichinger, da questa tensione nasce una lingua del dolore, della speranza vulnerabile e dell’aperta presa di posizione a favore degli emarginati, dei sopraffatti e di quanti sono stati calpestati nella storia quotidiana e del mondo. (Richard Reichensperger: Die Bergung der Opfer in der Sprache, 5)
Cinquanta anni dopo il cosiddetto “Anschluss” dell’Austria e nel momento clou dell’affare Waldheim, Ilse Aichinger ritorna a Vienna. Per il suo settantesimo compleanno, nel 1991, la casa editrice Fischer Verlag omaggia l’autrice pubblicando un’edizione completa in otto volumi dei suoi scritti, mettendo in risalto per la prima volta la grande varietà e vastità dell’opera completa di Ilse Aichinger. Richard Reichensberger si occupa dell’edizione e scrive un’introduzione – che sarà pubblicata separatamente – sulla vita e le opere dell’autrice. A Otl Aicher viene affidata per l’ultima volta la caratteristica progettazione editoriale. Con il tardo riconoscimento riservato all’autrice, a cui viene conferito il Gran Premio di Stato austriaco il 20.3.1996, Aichinger coglie l’occasione per ripercorrere con occhio critico la situazione dello “Stato” austriaco e la sua storia più recente, che ha finito per influenzare profondamente la storia della vita stessa dell’autrice. A questo discorso di premiazione fa da pendant il discorso che l’autrice aveva già tenuto nell’ottobre del 1995, in occasione dell’inaugurazione della Viennale 95. Questo discorso risuonerà letteralmente come un vero e proprio “slancio a una ulteriore riflessione” (Absprung zur Weiterbesinnung): una sorta di prefazione all’opera che Aichinger produrrà in seguito.
Richard Reichensperger: Die Bergung der Opfer in der Sprache. Über Ilse Aichinger – Leben und Werk. Frankfurt a.M.: S.Fischer 1991.

Ilse Aichinger: Werke. Taschenbuchausgabe in acht Bänden. Edizione di Richard Reichensperger: Die größere Hoffnung; Der Gefesselte; Eliza Eliza; Schlechte Wörter; Kleist, Moos, Fasane; Auckland; Zu keiner Stunde; Verschenkter Rat. Frankfurt a.Main: S.Fischer Verlag, 9-15
L’allora direttore della Viennale, Alexander Horwath, invitò Aichinger a scrivere il discorso di apertura della Viennale (Foto: Viennale/Alexander Tuma). In un modo che sarà caratteristico della tarda prosa, Aichinger collega in questo discorso i suoi ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza trascorsi sotto il regime nazionalsocialista con le sue esperienze al cinema e con acute osservazioni cinematografiche.
Ilse Aichinger: „Absprung zur Weiterbesinnung“. Rede zur Eröffnung der Wiener Filmfestwochen »Viennale« 1995. In: Eiskristalle. Humphrey Bogart und die Titanic, S. Fischer Verlag: Frankfurt am Main 1997, pag. 9–15.
Estratto del discorso di premiazione al Premio di Stato austriaco in: Aichingers Gegenwart. Pressedienst zum 75. Geburtstag. S. Fischer Verlag: Frankfurt a.M. 1999, 5-7 (Literaturhaus Wien)